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Educare alle differenze per promuovere la cittadinanza di genere. Una sfida tra il reale ed il virtuale.

Live conference. Con Grazia Baracchi (Comune di Modena), Serena Vantin (CRID - Unimore), Vittorina Maestroni (a nome delle Associazioni Partners del Progetto), Monica Ferrari (Scuole Calvino). A cura del Comune di Modena
  • A SCUOLA MA NON IN CLASSE
  • Quando il 22/09/2020 dalle 17:30 alle 19:00 (Europe/Rome / UTC200)
  • Dove DIRETTA STREAMING
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Educare alle differenze per promuovere la cittadinanza di genere è un progetto promosso dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena in parternariato con Associazioni femminili (Centro documentazione donna, Gruppo Donne e Giustizia, Casa delle donne contro la violenza, UDI, Associazione Peso Specifico, Centro Attività Psicosomatiche, Drama Teatro, CPO del CUP - Commissione Pari Opportunità del Comitato unitario delle Professioni intellettuali, UNIMORE ed i Comuni di Serramazzoni e Savignano sul Panaro che, per 4 anni consecutivi, a far data dal 2016, ha ottenuto un finanziamento dalla regione Emilia Romagna, nell'ambito del bando relativo alla presentazione di progetti volti alla promozione ed al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere.

Il progetto propone una serie di laboratori per i ragazzi e le ragazze delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado del territorio sul tema delle pari opportunità.
In particolare si vogliono affrontare le tematiche dell’educazione alle differenze di genere e alla cultura del rispetto e della non discriminazione, elementi fondamentali per la costruzione di relazione affettive.
Quest'anno, causa l'emergenza Covid, si sta ponendo la questione di come affrontare l'esperienza didattica in un contesto difficile, in cui la scuola deve affrontare una nuova sfida: far convivere l'esigenza di una didattica in presenza con la necessità di programmare anche lezioni a distanza.
Ecco allora la sfida di programmare i laboratori in una doppia veste, tra il reale ed il virtuale, per trasformare l'esigenza dettata dalla situazione pandemica in nuova opportunità di didattica.